Eccoci al terzo appuntamento con la rubrica Atonfaces con la quale vi faremo conoscere meglio le persone che lavorano nel mondo di Atontel, l’azienda di telecomunicazioni che dal 2003 fornisce servizi di telecomunicazioni alle aziende del territorio toscano e non solo.


Oggi abbiamo il piacere di ospitare Alessio Campinoti, il direttore commerciale di Atontel.

  • Raccontaci qualcosa di te, chi sei, cosa fai e come sei diventato direttore commerciale di Atontel

Salve a tutti sono Alessio Campinoti, vengo da Sovigliana (Vinci), il comune di Leonardo e sono della terribile annata ’80.

Ce ne sarebbero tante di cose da raccontare di me, mi ritengo una persona tenace e caparbia che cerca di fare le cose sempre nel modo migliore a livello professionale, senza tralasciare il tempo alla vita personale e alla mia famiglia.

Il mio percorso professionale è iniziato subito dopo il diploma con il lavoro di magazziniere. Lo studio è sempre stato una delle cose a cui ho dedicato poco tempo (solo oggi mi rendo conto quanto poteva essere importante studiare maggiormente).

Nel 2005 si è presentata un’opportunità lavorativa in un’agenzia TIM/TELECOM e ho deciso di buttarmi in questa nuova avventura. Sono rimasto subito affascinato da questo lavoro perché mi rendeva libero e autonomo nella gestione del tempo e mi faceva esprimere a pieno le mie qualità.

Dopo 2 anni sono venuto a conoscenza di Atontel, ed ho deciso di abbandonare il grande operatore per sposare un PROGETTO nuovo di una società del territorio e non sono più riuscito a lasciarla perché tra una cosa e l’altra è adatta a me grazie al clima familiare, fatto di alti e bassi, di momenti belli e brutti, che hanno permesso di formarmi e crearmi esperienza.

Tutto questo con l’aggiunta del raggiungimento di importanti traguardi a livello commerciale è stato il condimento giusto per arrivare al ruolo di Direttore Commerciale.

  • Come inizia la tua giornata tipo? E come continua?

Beh, la giornata inizia molto presto, con la sveglia più bella al mondo dalla mia gioia più grande, mia figlia Vittoria, che mi dice “BABBO LATTE” dopo avermi stropicciato il viso con le sue dolci manine…poi continua con le classiche cose che si fanno al mattino fino a quando non porto la bimba all’asilo, dopodiché prendo un caffè, accendo i telefoni e comincia la giornata di lavoro!

  • Cosa significa lavorare in Atontel?

Sfidare se stessi, vendere se stesso e non il prezzo, vendere un servizio e non il marchio, vendere competenza, instaurare rapporti e collaborazioni esterne importanti, ma soprattutto vivere l’azienda insieme ai miei colleghi di lavoro a cui devo tanti ringraziamenti per la pazienza dimostrata nei miei confronti in tutti questi anni.

  • Qual è stata la maggior soddisfazione lavorativa fino ad oggi?

Soddisfazioni ce ne sono state tante: la prima vendita con quest’azienda, il primo contratto VoIP (2006), la vendita di centralini a strutture complesse, la continua ricerca di prodotti innovativi, gare su gare vinte anche quando mi davano per commerciale finito! …però la soddisfazione lavorativa maggiore è la RIVINCITA!

  • Cosa ti ha affascinato e ti continua affascinare del mondo delle telecomunicazioni?

Come disse il mio primo insegnante di telefonia: le TLC daranno sempre lavoro perché tutti noi abbiamo bisogno di comunicare! …il fascino di questo mondo sta nella continua evoluzione dei servizi e prodotti e io sono alla ricerca sempre di quella migliore.

  • Spesso ti trovi a “gareggiare” con commerciali più giovani che ti prendono in giro, dove trovi gli stimoli per confrontarti con loro e continuare a vincere le gare?

Quando sono diventato Direttore commerciale ho pensato che era giunto il momento di smettere di partecipare alle gare, pensando di appendere la “PENNA al CHIODO” dedicandomi a far raggiungere gli obiettivi alla rete commerciale.

In realtà questa penna non sono mai riuscito ad appenderla e la motivazione più grande viene proprio dalla sfida e dalle prese in giro che i novelli lanciano al vecchio. Quello che ripeto sempre, l’importante non è arrivare in vetta ma saperci stare!

  • Il mercato delle telecomunicazioni spesso spaventa parecchie persone, come rassicureresti le persone che sono restie ad affidarsi ad un “piccolo operatore” rispetto ai colossi che ci sono in circolazione?

Il mercato delle telecomunicazioni è stato SPUTTANATO dal continuo abbassamento dei prezzi, ma soprattutto da persone che si sono avventurate nella vendita senza pensare ad un futuro in questo lavoro.

Non possiamo nascondere che in passato i grandi operatori hanno ostacolato le piccole realtà TLC, ma oggi le cose sono cambiate grazie anche ad AGCOM ed a tutte le nuove normative create per rendere un sistema più pulito ed efficiente.

Oggi, le aziende cercano sempre più la disponibilità del venditore, maggior servizio e la tempestività nelle risposte in caso di problematiche e soltanto il piccolo operatore può garantire queste tre richieste. Chi continua a basare tutto sul prezzo e sul marchio continuerà ad appoggiarsi ai grandi operatori perdendo delle grandi opportunità e rinnovando poco le soluzioni aziendali.

Il risparmio non è innovazione!

  • Un consiglio da parte tua rivolto ai giovani che vorrebbero iniziare un percorso nel mondo delle telecomunicazioni

Come ogni nuovo lavoro l’inizio deve essere fatto di gavetta, può spaventare e ci fa riflettere su quali opportunità possiamo creare per il futuro.

Il futuro devi creartelo, non farti illudere da provvigioni più alte ma insegui un progetto professionale e di crescita personale e il mondo delle telecomunicazioni diventerà alla tua portata.

Atontel nel 2016 e nel 2017 ha investito e investirà ancora tanto sulla crescita del personale grazie ai corsi di formazione e nello sviluppo di nuove tecnologie all’avanguardia in grado di guardare alle esigenze del futuro.

Grazie Alessio, per la tua disponibilità, vi diamo appuntamento al prossimo articolo di Atonfaces! Chi sarà il protagonista?

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